Deve essere chiaro ad ogni donna: la menopausa non è una malattia, ma un periodo fisiologico della vita femminile. E non insorge all’improvviso, ma in modo evolutivo e graduale lungo un arco di tempo che, in genere, va dai 5 ai 10 anni: il cosiddetto “climaterio”.
Proprio perché non è una malattia ma un evento fisiologico di lungo periodo, la menopausa va affrontata per tempo, in modo da evitare di ricorrere ai farmaci che spesso le donne sono costrette ad assumere per alleviare almeno alcuni dei disturbi menopausali.
La medicina ufficiale propone la terapia ormonale sostitutiva, soprattutto per alleviare i disturbi circolatori e le vampate di calore; gli antidepressivi e gli ansiolitici per modulare i disturbi dell’umore; e altri farmaci, tra cui i bifosfonati, per trattare la condizione di osteoporosi.
Sono farmaci che possono dare numerosi effetti collaterali; e, soprattutto, non sono necessari se la donna affronta il climaterio nel modo giusto. Questo è infatti il periodo in cui spesso compare la sindrome metabolica, con i suoi gravi fattori di rischio:
- l’iperglicemia
- l’ipertensione arteriosa
- le alterazioni a carico dei trigliceridi e del colesterolo
Contemporaneamente si verifica un aumento del tessuto adiposo, che va a localizzarsi soprattutto nell’area addominale: è il cosiddetto “grasso viscerale” con aumento, spesso marcato, del giro-vita. E sono presenti anche altri parametri di rischio:
- la tiroide rallenta
- il rene diminuisce la sua funzionalità
- il fegato diviene spesso marcatamente “grasso”, steatosico
Che fare per affrontare la menopausa in salute ed in linea?
Alcuni suggerimenti sono molto semplici:
- evitare il sovrappeso o, peggio ancora, l’obesità
- mangiare in modo corretto e sano, per evitare quanto più possibile i tossici alimentari
- assumere, dietro consiglio medico, una dose adeguata di vitamina D, di cui siamo quasi sempre gravemente carenti, in modo da prevenire l’osteoporosi che spesso si riscontra anche in soggetti giovani
Sono i “consigli della nonna”, e vanno attuati per primi. Ma c’è anche bisogno dell’aiuto di un medico che integri la medicina classica con una medicina “non convenzionale” come l’omeopatia, in modo da attuare una prevenzione su tutto l’insieme.
La medicina omeopatica riesce infatti a riequilibrare l’organismo nel suo complesso, sia sotto l’aspetto fisico che sotto quello psicologico:
- disintossica il fegato, per il quale la medicina classica non può fare nulla
- contribuisce a mantenere un corretto equilibrio della tiroide
- corregge i dismetabolismi, come la tendenza all’iperglicemia e alla iper-uricemia
- previene la tendenza a reumatismo ed artrosi
- contribuisce a prevenire e a correggere l’osteoporosi
- mantiene un buon equilibrio psicologico
La donna che si cura per tempo con l’omeopatia arriva alla menopausa senza accorgersene: non ha le vampate, non ha la depressione né gli altri sintomi tipici di questo periodo. Le ovaie vanno in involuzione, le mestruazioni si fermano, e si conclude la lunga fase riproduttiva della donna.
Inizia una nuova fase della vita; se sta bene, la donna può viverla con gioia e serenità, prevenendo o correggendo anche i problemi legati alla sindrome metabolica, spesso concomitante alla menopausa. L’omeopatia, infatti, pur non garantendo (ahimé) l’eterna giovinezza, aiuta tanto a procedere bene nel corso degli anni.
Dott.ssa Maria Paola Franceschini
Medico Chirurgo e Omeopata