Molte patologie dei bambini si possono curare con l’omeopatia, e prime fra tutte le patologie otorinolaringoiatriche. Tonsilliti, otiti, adenoiditi si presentano spesso in forma recidivante: il bambino si ammala più volte durante l’autunno e l’inverno. Basta che prenda un po’ di freddo e di umidità per colpire la gola o le orecchie e scatenare la febbre, le placche alle tonsille o la tosse grassa e nei casi peggiori la bronchite.
Sono patologie frequenti e spesso recidivano 2 o 3 volte nel corso della stagione, richiedendo ripetute cure di antibiotici, e a volte anche i cortisonici. L’omeopatia può aiutare a risolvere il problema con il rimedio adatto che, anche nel caso del bambino, va scelto in base alle sue caratteristiche individuali e alle caratteristiche della sua malattia.
Ogni bambino avrà il suo rimedio personale, il suo simillimum. Calcarea carbonica, Silicea, Natrum muriaticum, Sulphur iodatum sono tra i più usati; ma anche Pulsatilla e le Baryte, Baryta carbonica e Baryta muriatica. Dipende molto dalla costituzione e dal carattere del bambino. Ci sono rimedi per i bambini sovrappeso e freddolosi, ed altri per i bambini calorosi e robusti; e altri ancora per i bambini magri e inappetenti. Ci sono rimedi per i bambini tranquilli, e rimedi adatti ai bambini nervosi e irritabili.
Ogni malattia ha il suo similis: ad esempio, se la gola è soltanto arrossata il rimedio potrebbe essere Belladonna. Ma se compaiono le placche e la bocca del bambino ha un cattivo odore, saranno sicuramente più indicati Mercurius o Phytolacca, una Baryta o anche Hepar sulphur.
Tutto questo, ovviamente, non esclude l’uso dell’antibiotico qualora la situazione lo richieda: è sempre il medico che deve valutarla, e vanno assolutamente evitati i rimedi fai-da-te. Ma se nell’acuto il trattamento omeopatico è sempre consigliabile, e spesso risolutivo, diventa fondamentale e insostituibile nella patologia cronico-recidivante per la sua azione sul “terreno”, che l’omeopatia modifica in modo che i germi non possano più attecchirvi. Come non si forma più la muffa sul muro, se noi togliamo l’umidità.
Dopo che l’episodio acuto si è risolto, il bambino dovrà continuare a curarsi con i suoi “rimedi di fondo” per risolvere il deficit immunitario che è alla base delle recidive. Ma non è un grande impegno: i rimedi in granuli vanno assunti una volta al giorno in genere per due-tre mesi, e le dosi-uniche vanno assunte, al massimo, una volta alla settimana. Sono farmaci che i bambini prendono volentieri; alcuni di loro li chiamano “le caramelle”.
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